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— maurizio diotallevi (@emmedicom) 27 Aprile 2014
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Twitter è un servizio gratuito di microblogging, che permette di pubblicare brevi post (chiamati tweet, lunghi al massimo 140 caratteri), foto e video all’interno del proprio account o condividere i messaggi scritti da altri utenti. Twitter è stato creato nel marzo 2006 e da allora è cresciuto molto rapidamente: nel 2012 ha superato i 500 milioni di utenti attivi che vi accedono sia da desktop che da mobile. Nel nostro Paese sono 4 i milioni di utenti attivi al mese ad usare Twitter: l’età media è di 27 anni per le donne e 36 anni per gli uomini Vista questa vorticosa crescita, aprire un account Twitter è stato un passaggio naturale per molte aziende. Meno ovvi e per alcuni versi sorprendenti sono gli utilizzi che hanno visto trasformare questo social network da una piattaforma di comunicazione a uno strumento di marketing e un canale di customer care. Mettendo da parte discorsi legati al marketing e alla customer care, voglio presentarvi un servizio molto interessante: “Pay With a Tweet”. Il servizio si basa sull’idea che il passaparola di un amico, soprattutto se ci si trova in un Social Network, vale molto di più rispetto alla voce diretta dell’azienda. L’integrazione del pulsante di “Pay with a Tweet” in una pagina Web permette agli utenti la condivisione immediata attraverso Twitter o un altro canale social di un determinato contenuto – messaggio, link, immagine – precaricato dall’amministratore del sito. La peculiarità è che questa condivisione da parte dell’utente non è del tutto disinteressata, ma incentivata da una ricompensa, come può esserlo l’accesso a contenuti che altrimenti sarebbero a pagamento, ad esempio file digitali, webinar o sconti e prodotti gratuiti. L’utente per ottenere un benefit clicca il bottone di “Pay With a Tweet” e condivide su uno o più dei suoi account social un messaggio con un contenuto precaricato. Questa può essere considerata una situazione win-win sia per l’utente che guadagna pagando con un tweet l’accesso a contenuti altrimenti non disponibili, sia per il sito web che sfrutta l’effetto virale del passaparola attraverso le condivisioni degli utenti. “Pay With a Tweet” è un servizio gratuito. Il passaggio alla versione a pagamento mette a disposizione delle aziende strumenti aggiuntivi come la possibilità di customizzare i bottoni, l’assistenza tecnica e gli strumenti di misurazione dell’andamento dell’utilizzo del bottone. L’accesso a strumenti di misurazione e analytics si rivelano particolarmente utili nel misurare con valori oggettivi l’efficacia delle proprie strategie di marketing e guidare le mosse successive da programmare per l’azienda. Consiglio di provare ad utilizzare almeno una volta questo servizio in considerazione di alcuni dati di mercato: circa il 75% degli utenti è più propenso ad acquistare prodotti di aziende seguite direttamente sui social network mentre circa il 55% condivide sugli stessi canali social ciò che acquista sul Web. Facilitare la condivisione sul profilo social di un messaggio che pubblicizza un dato prodotto o serviziopuò rivelarsi un ottimo aiuto per il raggiungimento degli obiettivi della strategia di comunicazione sui social a livello di ingaggio e di vendite. Senza entrare nella descrizione di strategie generali e a prescindere d “Pay With a Tweet”, ritengo importante utilizzare congiuntamente almeno Facebook e Twitter, perché si avrebbe un effetto moltiplicativo in termini di visibilità e viralità per i prodotti o messaggi che si vogliono promuovere. Il primo sfrutta di più il meccanismo della reciprocità, mentre il secondo è più idoneo alle condivisioni attraverso i retweet e gli hashtag. Tuttavia non è una buona pratica replicare, come se fossero una fotocopia, i contenuti di un social sugli altri, più nello specifico non ha senso aprire un account Twitter se questo viene utilizzato solo e soltanto per replicare i contenuti che sono stati pubblicati nella pagina Facebook. Ovviamente vale anche il contrario. Quello che si deve fare è, tenendo conto delle peculiarità di ciascun canale, cercare di valorizzare i contenuti pubblicandoli nel social più idoneo. In questo modo non sarà valorizzato soltanto il contenuto, ma, più in generale, la vostra presenza online. |
L' AutoreMaurizio Diotallevi, consulente per il web & social marketing di piccole/micro imprese e professionisti, appassionato per l' innovazione digitale. Archivio
Marzo 2017
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